La Basilicata è una terra di contrasti e di meraviglie: montagne aspre e mare cristallino, antiche tradizioni contadine e sapori mediterranei che si fondono in un abbraccio unico. Questo piatto, semplice ma ricco di storia, rappresenta alla perfezione l’essenza dell’estate lucana: genuinità, freschezza e il rispetto per gli ingredienti del territorio.

La “Pasta con fagioli e cozze” è una ricetta che nasce dal connubio tra la montagna, con i suoi fagioli bianchi lucani, e la costa, con le sue cozze freschissime, pescate nelle limpide acque del Mar Ionio o Tirreno. Una combinazione che racconta la vita e le tradizioni di chi ha imparato a vivere con entrambe le anime di questa regione straordinaria.


Le Origini: Un Piatto Popolare che Celebra la Stagione Estiva

Nei piccoli borghi lucani, la cucina è sempre stata un’espressione di necessità, inventiva e amore per la terra. La pasta con fagioli e cozze nasce come un piatto della tradizione estiva, quando le cozze sono fresche e i fagioli, raccolti nei mesi precedenti e conservati, venivano utilizzati per creare un pasto nutriente e saporito, ideale da gustare nelle calde giornate.

Questo piatto testimonia il legame profondo tra uomo e natura, con ingredienti semplici ma dal sapore intenso, capaci di raccontare una storia fatta di lavoro duro, di paesaggi incontaminati e di cucina casalinga.


Ingredienti (per 4 persone):

  • 320 g di pasta (meglio se corta, come i tubetti o i ditalini)
  • 300 g di fagioli bianchi lucani (secchi o precotti)
  • 1 kg di cozze fresche
  • 3 spicchi d’aglio
  • Olio extravergine di oliva lucano
  • Un mazzetto di prezzemolo fresco
  • Sale e pepe q.b.
  • Peperoncino fresco (facoltativo)
  • Un bicchiere di vino bianco secco

Preparazione: Il Gusto della Tradizione

1. Preparazione dei Fagioli

Se usate fagioli secchi, lasciateli in ammollo per una notte intera. Poi lessateli in acqua salata fino a che non diventano teneri ma non sfatti. Se usate fagioli precotti, basterà sciacquarli e metterli da parte.

2. Pulizia delle Cozze

Pulite accuratamente le cozze, eliminando le incrostazioni e il bisso. Sciacquatele bene sotto acqua corrente fredda.

3. Cottura delle Cozze

In una padella ampia scaldate un filo d’olio con uno spicchio d’aglio e un po’ di peperoncino se gradito. Aggiungete le cozze e sfumate con il vino bianco. Coprite con un coperchio e lasciate aprire le cozze a fuoco vivo. Quando sono tutte aperte, togliete le cozze dal guscio e conservate il liquido filtrato.

4. Cottura della Pasta

Portate a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocete la pasta fino a metà cottura (al dente ma ancora soda).

5. Unione degli Ingredienti

In una padella capiente, scaldate un filo d’olio con l’aglio rimasto tritato finemente. Aggiungete i fagioli e il liquido delle cozze, facendo insaporire il tutto. Unite la pasta scolata a metà cottura e terminate la cottura insieme, aggiungendo acqua se necessario, per far assorbire bene i sapori.

Infine, aggiungete le cozze sgusciate e mescolate delicatamente per amalgamare.


Il Tocco Finale e la Presentazione

Servite la pasta con una generosa spolverata di prezzemolo fresco tritato e un filo d’olio extravergine di oliva a crudo. Il profumo del mare si mescola a quello della terra, mentre ogni forchettata racconta una storia di autenticità, di fatica e di gioia semplice.

Questo piatto è ideale da gustare in una serata estiva, magari all’aperto, accompagnato da un bicchiere di vino bianco fresco della Basilicata, per un’esperienza che risveglia i sensi e scalda l’anima.


L’Emozione di un Piatto che Unisce

La “Pasta con fagioli e cozze” è un invito a riscoprire le radici, a celebrare la generosità della natura e a vivere con lentezza e gratitudine. È un piatto che parla di connessione, di territorio e di un modo di cucinare che va oltre la semplice alimentazione, trasformandosi in un gesto d’amore verso la propria terra e la propria famiglia.

Se ti interessa, posso aiutarti anche a scoprire altri piatti lucani o raccontarti qualche aneddoto sulla cucina tradizionale di questa meravigliosa regione. Vuoi?